Metal recycling plant
Pivka, Slovenia
1.720 m2
Dekleva Gregoric Architecti
completed 2007

– specializzato nel riciclaggio di rottami metallici
l’edificio può essere riciclato in loco quando non è più
necessario

Il primo dei due volumi è realizzato in cemento e ospita l’area produttiva. L’altro è la sua immagine speculare realizzata in metallo e comprende uffici, guardaroba e un ponte di controllo molto specifico, che supervisiona la pesatura dei rifiuti in entrata e dei materiali in uscita.

Waste-to-energy Plant in Roskilde
Erick van Eegeraat
7.400 m2
Roskilde, Denmark
completed 2014

– L’impianto incenerisce i rifiuti provenienti da nove comuni
circostanti e da molti luoghi all’estero, per produrre elettricità e calore per l’intera regione di Roskilde

– nuovo skyline

Amager Bakke / Coppenhill
Bjarke Ingels Group
41.000 m2
Copenhagen, Denmark
completed 2017
L’obiettivo è diventare la prima città al mondo carbonio neutrale entro il 2025
pista da sci di 9.000 m²
sentiero alberato di 490 m per escrsioni e corsa
una parete da arrmapicata
– bar sul tetto
– l’area per il crossfit²
– l’altopiano più alto della città
– il tetto verde di 10.000 m²
– un centro educativo di 600 m² per tour accademici, workshop e
conferenze sulla sostenibilità

si converte 440.000 tonnellate di rifiti all’anno in energia pulita sufficente per fornire elettricità e teleriscaldamento a 150.000 case.

Andreas Gursky
Untitled XIII
2002

“Le fotografie di Gursky chiariscono che non c’è più alcuna natura inesplorata dall’uomo. Al posto della natura troviamo i punti di riferimento invasivi di un’economia globale. Nel complesso, l’opera di Gursky costituisce una mappa del mondo civilizzato postmoderno» – Alix Ohlin, Artjournal

-comprensione della globalizzazione dei rifiuti e consumismo

Vik Muniz
Marat (Sebastião)
2008

Progetto “Picture of Garbage“

Muniz ha dichiarato di voler “trasformare la vita di un gruppo di persone con lo stesso materiale che usano tutti i giorni”.

David Tremlett
“Presenze” nell’impianto di Trattamenti e Smaltimento Rifiuti di Legoli
Peccioli, Italia
2011-2017

 4 sculture, alte da 5 a 9 metri

Presenze all’Impianto di Smaltimento e Trattamento Rifiuti di Legoli, luogo non solo di distruzione ma occasione di rinascita anche attraverso l’aspetto esteriore del luogo stesso.

L’idea che dal rifiuto potesse nascere nuova vita è stata l’ispirazione dalla quale sono state create le quattro sculture in polistirene e poliuretano espanso, rivestite di fibre di cemento resistente agli agenti esterni che, nel corso degli anni, sono state collocate intorno al Triangolo Verde all’interno dell’Impianto di Smaltimento e Trattamento Rifiuti di Legoli.

Yao Lu
Wine Boat on Pine Creek
From New Landscape VI series
2012

I teli verdi sono usati per coprire le costruzioni o i rifiuti
e sono un simbolo dello sviluppo di una città. Le città che non hanno pile ricoperte da questi materiali non sono moderne, mancano di denaro e quindi non sono potenti” – curatore Gu Zheng
– questi verdi cumuli di immondizia diventano maestose catene montuose cinesi, cosparse di templi e punteggiate da nuvole e
cascate
– l’opera “parla delle mutazioni radicali che interessano la natura in Cina, soggetta a un’urbanizzazione dilagante e alle
minacce ecologiche che mettono in pericolo l’ambiente”.